Contro la violenza nell’educazione
Parecchi genitori arrivano prima o poi a un punto in cui non si sentono più in grado di affrontare le difficoltà, e la situazione sfugge loro di mano. Confidarsi con qualcuno non sembra una buona idea, perché nessuno ammette volentieri di perdere la pazienza o addirittura il controllo a causa dei figli. Ma parlare di queste cose può essere un vero sollievo: magari ci si accorge di non essere gli unici ad avere questi problemi e che anche altri hanno difficoltà identiche o quantomeno simili.
Sovraccarico e stress causano ben presto disorientamento e frustrazione. Ciò comporta rabbia verso se stessi e un comportamento aggressivo nei confronti del bambino. I momenti simili, un modo per evitare di usare parole dure o addirittura di alzare le mani è compiere azioni alternative. In casi simili, queste recano subito sollievo ed aiutano a riacquistare l’equilibrio interiore. Con questo utile espediente voi genitori bandite dalla vostra educazione la violenza psicologica e fisica.
I bambini hanno diritti
Nel 1997 la Svizzera ha ratificato la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia, e così facendo ha espresso in modo vincolante la sua volontà di ricordare ai genitori i doveri educativi e di aiutarli a rispettare e proteggere nel miglior modo possibile l’interesse del minore nell’educazione. Questo comporta anche l’esistenza di una base giuridica per il divieto di punizioni corporali, danni psicologici e altri provvedimenti degradanti. La Svizzera, tuttavia, non ha stabilito espressamente nella legislazione il diritto del bambino a un’educazione non violenta e quindi non adempie pienamente al suo dovere di protezione.